Dietro Le Quinte

«L'organizzazione di quest'evento richiede un lavoro meticoloso nei mesi antecedenti alla data stabilita per la corsa», spiega Andrea Roberti, l'anima del settore organizzativo della Corsa del Ricordo. «Abbiamo iniziato i preparativi circa 5-6 mesi prima e, soprattutto nell'ultimo mese con le tempistiche stringenti e gli imprevisti che sono di routine, ci siamo dedicato all'evento h24. Per la buona riuscita della corsa serve una squadra che gestisca ogni area ed interesse del quale bisogna curare. Aree come la parte sportiva e la segreteria, la comunicazione integrata, l'ufficio stampa, la logistica, il settore che, dialogando con le Istituzioni, è arrivato a definire il percorso in conferenza dei servizi, richiedere i permessi, per l'ausilio della protezione civile e tanto altroper far si che sia tutto perfetto. L'unico modo per il realizzare una corsa del genere è di formare una squadra, dove ognuno con ha i suoi compiti e le sue mansioni, e far si che ognuno dia il massimo per il raggiungimento dell'obiettivo finale. Questo è il lavoro più bello del mondo perchè organizzare un evento sportivo, dove il podista gode per il percorso fatto, nonostante la fatica che ha dovuto compiere, e vederlo confrontarsi con amici, parenti, familiari o altri podisti, è gratificante perchè mi fa capire che la corsa è venuta bene e tutti coloro che hanno participato sono stati bene. C'è chi pensa che finita la gara sia finito il tutto, ma non è assolutamente cosi perchè il lavoro continua: dal momento di smontare il villaggio alla costruzione delle pagine del sito, dalle relazioni istituzionali alla cura della comunicazione e tanti altri aspetti che rendono un evento di questo tipo un'avventura da curare giorno dopo giorno».
Una corsa che non potrebbe avere luogo se non ci fossero tante figure, spesso dietro le quinte, che con la loro professionalità e dedizione rendono possibile il superare di tante problematiche. Figure come quelle di  
Veronica Santese e Umberto Autieri, vere anime del settore organizzativo dell'Asi Roma: «Non è stato facile mettere su una corsa così ma è stato molto interessate per le motivazioni storiche che esprime. Una corsa stimolante come ogni anno dato che gia siamo alla quarta edizione. Numeri alla mano la crescita è costante e le presenze di qualità. Gente che ama correre e che lo vuole fare anche ricordando la storia».