L'appuntamento per la Corsa del Ricordo è, come di consueto legata alla Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo Giuliano-Dalmata. Si svolgerà domenica 12 febbraio 2017 nel Quartiere Giuliano Dalmata. Ma quest'anno è in programma anche una gara podistica a Trieste: la data ipotizzata - e che sarà a breve ufficialmente confermata - è il 17 settembre, periodo in cui cadono i settant'anni dal Trattato di Parigi che stabiliva i confini tra l'Italia e l'allora Jugoslavia.
Approfondimenti.
Il Giorno del Ricordo
È una solennità civile nazionale, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 essa vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate dall'8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell'Italia. La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e la maggior parte della Venezia Giulia.
Il Trattato di Parigi
Il 17 settembre 1947, entrò in vigore il Trattato di pace fra Italia e le Potenze Alleate ed Associate, siglato a Parigi il 10 febbraio dello stesso anno. Nel 2017 dunque saranno dunque 70 anni da quel giorno, che cambiò tragicamente la vita di tante persone, e per ricordarlo nel modo più solenne possibile gli esuli di tutta Italia si daranno appuntamento nel capoluogo giuliano dando vita, grazie all’iniziativa di molte Associazioni, a cerimonie di commemorazione ed eventi straordinari. Il trattato sancì lo stato di fatto di separazione territoriale venutosi a creare nel Territorio Libero di Trieste a seguito del Memorandum di Londra (1954), rendendo definitive le frontiere fra l'Italia e l'allora Jugoslavia. Esso concluse la fase storica iniziata nel 1947 con il trattato di pace, allorquando si decise la cessione alla Jugoslavia di gran parte della Venezia Giulia (Fiume e le isole del Quarnaro, la quasi totalità dell'Istria e gli altopiani carsici a est e nord-est di Gorizia) e la creazione del Territorio Libero di Trieste comprendente l'attuale provincia di Trieste e i territori costieri istriani da Ancarano a Cittanova (oggi rispettivamente in Slovenia e Croazia).