Presentata la prima edizione della Corsa del Ricordo

(4 febbraio 2014)

E' iniziata sulle note della canzone di Simone Cristicchi, Magazzino 18, la conferenza stampa di presentazione della Corsa del Ricordo, la gara podistica istituita per ricordare l'esodo delle popolazioni Giuliano Dalmata, tematica principale, appunto, anche della stessa canzone. La manifestazione   si svolgerà il prossimo 9 febbraio nel cuore quartiere Giuliano Dalmata di Roma.

L'ASI provinciale, rappresentato in prima persona dal Presidente Roberto Cipolletti, ha presentato davanti una platea ed interessatissima, la prima edizione dell'  importante iniziativa.

Accanto a lui, al tavolo dei relatori, erano seduti, il Presidente dell'Asi Nazionale Claudio Barbaro, Svetlana Celli, Presidente della Commissione Sport Roma Capitale, Andrea Santoro, Presidente del Municipio IX (ex XII), Maurizio De Marco, Vicepresidente Fidal Lazio, Carla Cace, in rappresentanza dell'Associazione Nazionale Dalmata e del Comitato 10 Febbraio, nonché autrice di un libro sulle foibe, che uscirà proprio il 10 febbraio Lavinia Mennuni, consigliere di Roma Capitale,  Donatella Schurzel, Presidente del Comitato provinciale di Roma dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Roberto Sancin, dell' Associazione Dalmati nel Mondo, Paolo Sardos Albertini, Presidente della Lega Nazionale, Associazioni Giuliano Dalmata.  Hanno preso parte alla conferenza anche Alessandro Cochi,  che ha evidenziato quella che è stata una tragedia nella tragedia, ovvero il silenzio dell'Italia, che ha fatto sentire quasi colpevoli le vittime di quegli atroci eventi, sottolineando quanto oggi sia importante far conoscere la storia di 15.000 italiani massacrati nelle foibe e di oltre 350.000 costretti all'esodo, Maurizio De Marco, vice presidente della Fidal Lazio e  il Vice Presidente del CONI Lazio Umberto Soldatelli che, oltre ad elogiare l'iniziativa ha portato i saluti del Presidente Riccardo Viola.
Nel corso della canferenza stampa  si è posto l'accento sull'importanza della memoria storica che va preservata e lasciata alle nuove generazioni. Gli eccidi avvenuti in Istria ed in altre zone di confine dell'ex Jugoslavia, e l'esodo di massa delle popolazioni Giuliano - Dalmate costrette a lasciare le proprie case, alla fine della seconda Guerra mondiale, rappresentano un periodo tragico della storia italianache non va dimenticato dimenticato.
Il Parlamento italiano, ha riconosciuto quella realtà da soli dieci anni, stabilendo di commemorare, quei fatti, istituendo una giornata del Ricordo. (LEGGE 30 Marzo 2004, n. 92).


I relatori da sinistra, Andrea Santori, Carla Cace, Svetlana Celli,
Claudio Barbaro e Roberto Cipolletti

L'ASI Roma, fedele al compito istituzionale al quale è preposta, quello di diffondere cultura e valori, attraverso lo sport, ha deciso di creare appunto, la Corsa del Ricordo, di cui quest'anno, domenica 9 febbraio, si celebra la prima edizione, per commemorare quei tragici eventi con il linguaggio universale dello sport, creando così un momento di unione e riflessione.

La gara, già inserita nel calendario Fidal, si disputerà proprio nel cuore del quartiere Giuliano - Dalmata, con partenza ed arrivo dalla Piazza, su un anello di 2,5 km da percorrere due volte per la gara competitiva, ed una sola per quella non competitiva. La partenza è prevista alle ore 9.30.

 


Roberto Cipolletti consegna a Svetlana Celli
il pettorale gara

Un' iniziativa che non ha lasciato certo indifferenti, numerosa, infatti, è stata l'adesione da parte delle associazioni di esuli (Associazione Giuliani nel mondo, Libero Comune di Pola in esilio, Nazionale Dalmata, Nazionale Venezia Giulia Dalmazia, Comitato 10 Febbraio, Comunità di Neresine in Italia, Lega Nazionale, Società Dalmata di Storia Patria, Società di Studi Fiumani), inoltre tutti d'accordo nel concedere i patrocini, dalla Regione Lazio, all'Assessorato alla Qualità della vita. Sport e Benessere di Roma Capitale, Al Municipio IX, Forum Nazionale Giovani, Azione Universitaria. Comitato regionale CONI Lazio e Comitato Regionale Fidal Lazio.

 


Carla Cace, Donatella Schurzel ed Andrea Santoro
con il pettorale gara